Ho letto con interesse l’opinione di Luca Staderni del 24 gennaio, vicepresidente GLR di Lugano e da persona attiva a favore degli anziani (sia in ambito professionale che come membro del Consiglio d’amministrazione del LIS), sento la necessità di rispondere ad alcune affermazioni.
Concordo con Staderni sul pregio della posizione dell’immobile e delle sue dimensioni, elementi che comportano chiaramente anche un valore finanziario molto alto.
La prospettata vendita, se verrà accolta dal Consiglio comunale, non servirà come scritto nell’articolo a “far cassa” bensì ad ottenere le risorse necessarie per ampliare la Residenza alla Meridiana di Viganello. La necessità di posti letto in strutture stazionarie è infatti molto importante. La stima del fabbisogno da qui al 2030 (che oramai è dietro l’angolo) parla di oltre 1000 posti letto nel Cantone con un incremento di più del 25% rispetto al numero attuale.
Va da sé che ogni regione deve impegnarsi a prevedere la costruzione di residenze per anziani oppure ampliare, come in questo caso, una struttura esistente che lo consente.
La Città di Lugano sta infatti riorganizzando l’offerta dei posti letto nelle proprie strutture medicalizzate gestite dall’ente autonomo LIS, massimizzarne l’efficienza. La Residenza al Castagneto era la più onerosa e strutturalmente inadatta come casa anziani, la scelta di dismetterla è quindi logica. Ampliare la Residenza alla Meridiana permetterà di portare i suoi attuali posti letto da 84 a 130 circa.
Ritengo quindi che la Città stia procedendo nella giusta direzione: pensare ai nostri anziani!
Posso capire l’interesse del PLR allo sviluppo e alla promozione del settore turistico, ma conoscendo bene i bisogni della popolazione anziana e visto che l’invecchiamento demografico è un dato di fatto, ritengo prioritario offrire una presa a carico adeguata e di qualità. La vendita dell’immobile senza vincoli permette quindi di poter aumentare il prezzo di vendita che servirà proprio allo scopo citato sopra.
Per quanto attiene alla proposta contenuta nell’articolo di proporre una cooperativa di abitazione, la trovo completamente inadatta in questa situazione, visto il pregio della posizione dell’attuale immobile.
Le cooperative di abitazione sono soluzioni molto interessanti che permettono di costruire strutture con appartamenti a destinazione intergenerazionale. L’esempio della futura cooperativa Vivere Lambertenghi (gestita da OCST), dove la Città ha indetto un concorso per un diritto di superficie del terreno nell’omonima via, permetterà infatti di proporre appartamenti per cittadini di tutte le età a un costo accessibile.
In conclusione, la vendita dell’immobile a Castagnola ha un senso perché va a favorire la popolazione più fragile, occorre lungimiranza anche nel pianificare (oltre a scuole e nuovi asili nido) strutture per persone della terza età, che hanno contribuito in maniera importante a far crescere la nostra società!
Laura Tarchini, membro del CDA del LIS (Lugano Istituti sociali)